domenica 1 gennaio 2006

Con questo blog vogliamo raccontare la nostra avventura adottiva..
La data di inizio è simbolica, non è semplice datare questa scelta, frutto di un lungo periodo caratterizzato da eventi abbastanza spiacevoli.........




Ciao a tutti, siamo Laura, Dario, Olmo, Lora e Bea, …no ….non spaventatevi questi assurdi nomi appartengono ai nostri affettuosi animaletti che, con la loro simpatia rallegrano la nostra casa impazienti di poter presto giocare con dei nuovi fratellini (speriamo di accontentarli); comunque ve li presento: Olmo è un cagnolino di circa 13 anni, Lora e Bea sono due gatte di circa due anni.
Noi (scusate abbiamo detto l’età dei nostri animali , ma omesso la nostra, siamo nati nel 1972), ci siamo sposati nel 1999 ed il nostro principale cruccio era che nella cameretta della nostra nuova casa due lettini ci stavano a fatica, “va bè !! niente paura ci sono i letti a castello”, beata ingenuità”.
Già perché con il trascorrere del tempo i lettini restavano vuoti.
Ma non vogliamo certo rattristare nessuno, tutti voi sapete quanto è difficile “fare i conti con una diagnosi di infertilità”, la tua vita sembra completamente capovolta e tutto sembra aver perso di interesse.
Da qui la decisione, lenta e non senza qualche difficoltà iniziale, di dedicare il nostro tempo libero alla “casa dell’Arcobaleno”(una struttura residenziale dove vengono accolti minori con importanti disagi di abuso sessuale, maltrattamento e trascuratezza grave) ed è proprio qui che abbiamo avuto la possibilità di conoscere alcune famiglie adottive e la nostra successiva decisione di diventare anche noi famiglia adottiva.
Certo sappiamo che il percorso è lungo e non privo di spine ma, come dice sempre mio marito, “abbiamo le spalle larghe”.

Grazie a chi leggerà queste poche righe striminzite, perché capirà, quanto è difficile accettare l’idea di non poter avere un figlio biologico, confrontarsi con il proprio compagno, confidarlo con le lacrime agli occhi alla tua migliore amica “ricca” di quattro meravigliosi pargoli” recarsi al supermercato e “scavalcare” certi reparti, non avere nessuno con cui festeggiare la S. Lucia, fare i conti con quattro genitori un po’ ottusi, ma soprattutto quanto rattrista il silenzio, l’ordine ed il vuoto di una casa senza figli.
Ma soprattutto grazie a te Dario, che hai sopportato i miei malumori, e pazientemente atteso che uscissi da quel tunnel che pareva non avere uscita.

Ci piacerebbe condividere quel piccolo bagaglio di esperienza che portiamo con noi.
A presto!!!!
Laura e Dario

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