Sveglia e partenza per all'areporto.
L'autista è puntuale come al solito e ci porta all'ingresso della zona partenze, a causa del recente attentato in questo areoporto i controlli sono intensifiacati soprattutto nella zona dove accedono anche le persone che non devono prendere l'aereo.
Si forma una massa di persone impressionante e in alcuni momenti sorgono delle piccole risse. Manteniamo la calma e piano piano (per fortuna ci siamo con largo anticipo) riusciamo a superare il controllo.
Il resto procede tranquillamente e in serata siamo a Malpensa.
Un particolare ringraziamento a tutto lo staff dell'Airone in Russia.
domenica 20 febbraio 2011
sabato 19 febbraio 2011
Salutiamo Vladimir (...è solo un arrivederci)
Ci svegliamo con un velo di tristezza. Oggi sarà l’ultimo giorno che vedremo i nostri cuccioli, poi noi torneremo in Italia. Oggi sarà anche una giornata un po’ particolare in quanto saremo soli con i nostri bimbi, la referente non sarà con noi.
Colazione, poi l’autista ci accompagna in Istituto.
Oggi ci fanno accomodare in una stanza diversa, una palestrina molto colorata con tanti attrezzi per giocare.
O. e A. arrivano accompagnati dalla tata che c’è li consegna e se ne và, tornerà a mezzogiorno. Come di consueto i bimbi portano con sé i giochi che gli abbiamo regalato in questi giorni. Ci mettiamo in cerchio e iniziamo a giocare con le costruzioni tutti e quattro, poi O. è attratta dai palloncini colorati, Dario li gonfia e li fa volare, lei è entusiasta poi, quando me ne porge uno sgonfio e capisce che non riesco a gonfiarlo scoppia a ridere (lo ammetto, non sono mai riuscita a gonfiare i palloncini).
Questa mattina sono più socievoli e disponibili, si lasciano abbracciare e coccolare, ci chiamano spesso "mama" e "papa", e anche se so perfettamente che gli è stato suggerito da qualcuno, la cosa ci fa trapelare il cuore, soprattutto quando Dario mi dice …. Hai sentito ……. hanno detto mama e papa. E’ una gioia immensa.
Pausa pranzo.
Nell'attesa dell'orario per la visita all'orfanotrofio facciamo un po' di turismo (...veloce causa i -28 gradi di Vladimir...)
Rientriamo in istituto il pomeriggio.
Oggi sono particolarmente vivaci A. travolge ogni cosa.
Nella palestra ci sono diversi materassini colorati e A. si è fissato di raggrupparli tutti quanti dalla parte opposta della stanza, facendo anche parecchia fatica, visto che sono abbastanza pesanti. Li raggruppa a torre e ….. vuole salirci sopra …. io e Dario cerchiamo di sorreggerlo, arriva anche O. ovviamente anche lei imita il fratello. Riusciamo a calmare un poco la situazione offrendo la merenda.
Quando vedono la banana, il succo e i biscotti, lasciano ogni cosa e si sistemano come due angioletti su di una panca.
Riusciamo a scattargli qualche fotografia mentre sorseggiano entrambi il succo.
Sono eccezionali.
Giochiamo ancora un poco, siamo tutti sudati ma estremamente felici.
Arriva la tata e ci dice di salutare i bambini, trattengo a stento le lacrime mentre guardo allontanarsi i miei angioletti. Io e Dario ci guardiamo e ci sentiamo nuovamente soli ……. d’un tratto ritorna O. cerca Dario …. si è ricordata che domani non ci vedremo. Con le lacrime agli occhi gli dico che torneremo molto presto e li porteremo tutti e due in Italia, anche la tata piange. O. annuisce, e se ne và.
Piango.
Usciti dall'orfanotrofio partiamo subito per Mosca, questa volta non c'è molto traffico e in poco più di due ore arriviamo all'Hotel Melody, dove abbiamo alloggiato la prima notte.
Siamo distrutti, riusciamo a mangiare un ottimo piatto di spaghetti al pomodoro e andiamo a dormire.
Colazione, poi l’autista ci accompagna in Istituto.
Oggi ci fanno accomodare in una stanza diversa, una palestrina molto colorata con tanti attrezzi per giocare.
O. e A. arrivano accompagnati dalla tata che c’è li consegna e se ne và, tornerà a mezzogiorno. Come di consueto i bimbi portano con sé i giochi che gli abbiamo regalato in questi giorni. Ci mettiamo in cerchio e iniziamo a giocare con le costruzioni tutti e quattro, poi O. è attratta dai palloncini colorati, Dario li gonfia e li fa volare, lei è entusiasta poi, quando me ne porge uno sgonfio e capisce che non riesco a gonfiarlo scoppia a ridere (lo ammetto, non sono mai riuscita a gonfiare i palloncini).
Questa mattina sono più socievoli e disponibili, si lasciano abbracciare e coccolare, ci chiamano spesso "mama" e "papa", e anche se so perfettamente che gli è stato suggerito da qualcuno, la cosa ci fa trapelare il cuore, soprattutto quando Dario mi dice …. Hai sentito ……. hanno detto mama e papa. E’ una gioia immensa.
Pausa pranzo.
Nell'attesa dell'orario per la visita all'orfanotrofio facciamo un po' di turismo (...veloce causa i -28 gradi di Vladimir...)
Rientriamo in istituto il pomeriggio.
Oggi sono particolarmente vivaci A. travolge ogni cosa.
Nella palestra ci sono diversi materassini colorati e A. si è fissato di raggrupparli tutti quanti dalla parte opposta della stanza, facendo anche parecchia fatica, visto che sono abbastanza pesanti. Li raggruppa a torre e ….. vuole salirci sopra …. io e Dario cerchiamo di sorreggerlo, arriva anche O. ovviamente anche lei imita il fratello. Riusciamo a calmare un poco la situazione offrendo la merenda.
Quando vedono la banana, il succo e i biscotti, lasciano ogni cosa e si sistemano come due angioletti su di una panca.
Riusciamo a scattargli qualche fotografia mentre sorseggiano entrambi il succo.
Sono eccezionali.
Giochiamo ancora un poco, siamo tutti sudati ma estremamente felici.
Arriva la tata e ci dice di salutare i bambini, trattengo a stento le lacrime mentre guardo allontanarsi i miei angioletti. Io e Dario ci guardiamo e ci sentiamo nuovamente soli ……. d’un tratto ritorna O. cerca Dario …. si è ricordata che domani non ci vedremo. Con le lacrime agli occhi gli dico che torneremo molto presto e li porteremo tutti e due in Italia, anche la tata piange. O. annuisce, e se ne và.
Piango.
Usciti dall'orfanotrofio partiamo subito per Mosca, questa volta non c'è molto traffico e in poco più di due ore arriviamo all'Hotel Melody, dove abbiamo alloggiato la prima notte.
Siamo distrutti, riusciamo a mangiare un ottimo piatto di spaghetti al pomodoro e andiamo a dormire.
venerdì 18 febbraio 2011
Secondo giorno con i bimbi
Abbiamo riposato e siamo prontissimi a trascorrere una nuova giornata con i nostri piccoli. Prima di raggiungere l’istituto ci rechiamo dal Notaio, qui incontriamo anche l’altra coppia che ci ha fatto compagnia nei giorni passati. Raggianti ci scambiamo alcune notizie dei nostri bimbi.
Mentre ci rechiamo verso l’istituto, la referente ci comunica che questa mattina ci farà compagnia anche l’Assistente Sociale del Comune di Vladimir, il suo compito è quello di redigere una relazione a supporto della nostra adozione. La cosa mi preoccupa un po’ …… .
L’assistente è una ragazza molto carina e disponibile.
Arriviamo all’Istituto, ripercorriamo la medesima scala e entriamo nella stessa stanza di ieri. Subito arriva O. mi viene incontro e mi sussurra qualcosa … non capisco…. la traduttrice mi dice: “ha detto che vuole prendere l’aereo e venire con voi”.
Triste penso ….. amore mio ci vorrà ancora un poco, ma saliremo tutti e quattro su quell’aereo che un bel giorno ci vedrà finalmente famiglia, e ancora penso mannaggia a me che non conosco il russo.
L’assistente sociale ci pone alcune domande relativamente al nostro reddito, alla nostra casa e poco altro.
Pausa pranzo e rientro in istituto nel pomeriggio.
Arrivano i bimbi, sono ancora un poco assonnati (hanno fatto il riposino pomeridiano) gli diamo dei biscotti e del succo di mela.
E’ uno spettacolo vederli mangiare e bere, tutto d’un fiato. Apprezzano molto il succo di mela.
Dario giocando si rompe letteralmente un scarpa (si è completamente aperta), l’unica imminente soluzione sembra un laccio con cui A. sta legando una macchinina. Cerchiamo di distrarlo con altri giochi per utilizzare il laccio e permettere a Dario di camminare. Riusciamo ad impadronirci dell’esca, Dario frettolosamente si lega la scarpa, A. con una faccina perplessa si guarda attorno come a dire “ma qui non c’era un laccio, fino a poco fa”. Io e Dario ci guardiamo e scoppiamo a ridere, A, ci guarda un istante e poi ridacchia portandosi le manine alla bocca.
Tra giochi e abbracci il pomeriggio trascorre gioiosamente.
Purtroppo cominciamo a pensare che domani sarà l’ultimo giorno (per ora) con i nostri bimbi.
Ora, però e meglio correre ad acquistare un nuovo paio di scarpe, il laccio rosa non dona molto alla scarpa di Dario.
Mentre ci rechiamo verso l’istituto, la referente ci comunica che questa mattina ci farà compagnia anche l’Assistente Sociale del Comune di Vladimir, il suo compito è quello di redigere una relazione a supporto della nostra adozione. La cosa mi preoccupa un po’ …… .
L’assistente è una ragazza molto carina e disponibile.
Arriviamo all’Istituto, ripercorriamo la medesima scala e entriamo nella stessa stanza di ieri. Subito arriva O. mi viene incontro e mi sussurra qualcosa … non capisco…. la traduttrice mi dice: “ha detto che vuole prendere l’aereo e venire con voi”.
Triste penso ….. amore mio ci vorrà ancora un poco, ma saliremo tutti e quattro su quell’aereo che un bel giorno ci vedrà finalmente famiglia, e ancora penso mannaggia a me che non conosco il russo.
L’assistente sociale ci pone alcune domande relativamente al nostro reddito, alla nostra casa e poco altro.
Pausa pranzo e rientro in istituto nel pomeriggio.
Arrivano i bimbi, sono ancora un poco assonnati (hanno fatto il riposino pomeridiano) gli diamo dei biscotti e del succo di mela.
E’ uno spettacolo vederli mangiare e bere, tutto d’un fiato. Apprezzano molto il succo di mela.
Dario giocando si rompe letteralmente un scarpa (si è completamente aperta), l’unica imminente soluzione sembra un laccio con cui A. sta legando una macchinina. Cerchiamo di distrarlo con altri giochi per utilizzare il laccio e permettere a Dario di camminare. Riusciamo ad impadronirci dell’esca, Dario frettolosamente si lega la scarpa, A. con una faccina perplessa si guarda attorno come a dire “ma qui non c’era un laccio, fino a poco fa”. Io e Dario ci guardiamo e scoppiamo a ridere, A, ci guarda un istante e poi ridacchia portandosi le manine alla bocca.
Tra giochi e abbracci il pomeriggio trascorre gioiosamente.
Purtroppo cominciamo a pensare che domani sarà l’ultimo giorno (per ora) con i nostri bimbi.
Ora, però e meglio correre ad acquistare un nuovo paio di scarpe, il laccio rosa non dona molto alla scarpa di Dario.
giovedì 17 febbraio 2011
L'incontro
Questa mattina incontreremo i nostri figli.
La notte è trascorsa serenamente, siamo riusciti a riposare.
Appena sveglia mi affaccio alla finestra, il paesaggio è incantevole, tutto è ricoperto di neve, non ho sognato siamo a Vladimir, il paese dei nostri figli.
Per prima cosa, la nostra referente ci accompagna al Dipartimento di Vladimir dove chiediamo l’autorizzazione ad incontrare i bimbi. Con grande stupore e gioia ci comunicano che i bimbi si trovano nello stesso istituto.
Ormai le gambe tremano, a pochi Km di distanza i nostri bimbi ci aspettano, il cuore è impazzito, la mente è affollata da mille pensieri, cosa dirò ….. cosa farò ….. e loro …… come ci accoglieranno …. avranno paura ……… eccoci ci siamo, l’autista si ferma davanti all’istituto ….. entriamo.
L’istituto è accogliente, le pareti sono colorate e appesi qua e là alcuni disegni, l’istinto mi porta a pensare che fra quelli ci siano anche i disegni di O. e A.
Saliamo al piano superiore per mezzo di una scala azzurra, poi un corridoio, lungo il quale sono collocati diversi peluches. Al termine del corridoio una stanza, molto spaziosa e luminosa, anche qui si alternano peluches e giochi, ed è qui che ci fanno accomodare ad un ampio tavolo.
Sopraggiunge una ragazza, sorridente, porta con se un faldone. Arriva un’altra persona, mi ricorda una tata, è il medico, poi è la volta della psicologa.
Ci siamo tutti, ci stanno per comunicare tutte le informazioni dei bimbi. Dario è pronto a trascriverle (fortunatamente lui è un pochino più tranquillo di me).
La cosa più importante: i cuccioli stanno bene.
La referente mi bisbiglia: “sta arrivando O.”
Questa mattina incontreremo sole lei, A. è dal medico per un controllo.
Non ricordo esattamente cosa abbiamo fatto o detto, ricordo solo che ho pianto ….. ho pianto di gioia … il mio corpo era troppo piccolo per contenere tutta la felicità che in quel momento provavo. Lei mi è sembrata così indifesa è gracile, così graziosa con i suoi codini biondi, teneva gli occhi bassi ma, è riuscita a consegnarmi un cuoricino di carta (oggi è appeso in cucina come un trofeo) Dario si è inginocchiato, era raggiante.
Avrei voluto rassicurarla e dirle che si poteva fidare, avrei voluto abbracciarla ma temevo di spaventarla, riesco solo, impacciata, a consegnarli alcuni regali. Trascorriamo con lei due ore, componiamo una puzzle e facciamo altri giochi. O. è molto curiosa, chiede chi siamo e perché siamo lì. La referente traduce e risponde che siamo ospiti e giochiamo con lei perché ci fa piacere.
Pausa pranzo. Mangiamo qualcosa di tipico in ub ristorantino che ci farà da appoggio in questi giorni.
Ritorniamo in istituto nel pomeriggio.
Stesso percorso, stessi odori e colori che ho memorizzato e che mi tengono compagnia in questi lunghi giorni che ancora ci separano da loro.
O. arriva, si è cambiata d’abito, lo ha chiesto espressamente lei, tiene per mano A., penso ….. sono due gocce d’acqua, stesse espressioni.
A. è sorridente, ha il viso paffutello da furbetto. Subito inizia a giocare con una macchina che gli abbiamo regalato. Io e Dario siamo un po’ imbarazzati …. chi gioca con chi? L’imbarazzo è presto superato, A. travolge ogni cosa, me, Dario e la sua sorellina. E’ divertentissimo guardarlo mentre si rotola con una palla morbidosa più grande di lui coinvolgendo tutti noi. Ride A. e ride anche O. e penso all’immensa fortuna che abbiamo e ringrazio Colui che da lassù a voluto tutto questo.
Dopo circa due ore lasciamo l’istituto.
Ora non ci resta che chiamare i futuri nonni e zii e comunicargli che sono i nonni e gli zii più fortunati del mondo.
Emozionati, smangiucchiamo qualcosina e andiamo a dormire.
mercoledì 16 febbraio 2011
Visite a Mosca e trasferimento Vladimir
Abbiamo la mattina libera, l'autista ci verrà a prendere alle 12.00 .
Fuori c'è il sole e decidiamo di fare un po' di turismo e di andare a vedere la famosissima Piazza Rossa che si trova a 10 minuti a piedi. Ci vestiamo con abiti pesanti (...così pensiamo noi...) e usciamo......dopo 5 minuti a piedi i -22 di Mosca si fanno sentire e il freddo diventa insopportabile, dopo avere fatto una breve pausa per riscaldarci in una bibblioteca, ritorniamo spediti verso l'hotel per farci un bagno caldo rigenerante in attesa di mezzogiorno......
L'autista arriva in perfetto orario (la puntualità degli autisti sarà una costante del nostro viaggio....) e ci dirigiamo verso l'ospedale per le visite.
Conosciamo Katia, la referente/interprete per Mosca e a sorpresa incontriamo anche un'altra coppia con un altro ente ma con i nostri stessi referenti, staranno con noi per tutta la giornata e ci rivredemo saltuariamente a Vladimir ne i giorni seguenti.
Eravamo un po' preoccupati per le visite ma risultiamo idonei: ti fanno accomodare in una stanza e uno dopo l'altro passano gli 8 specialisti che devono firmare il documento per la tua idoneità fisica. Fanno controlli abbastanza veloci però guardano con pignoleria le lastre e gli esami che porti dall'Italia. Siamo per tutto il tempo in piena condivisione, visite e domande dei medici comprese, insieme all'altra coppia....alla faccia della privacy.
Nel pomeriggio il trasferimento a Vladimir è stato lunghissimo a causa del traffico immenso che c'è a Mosca e dintorni: circa un'ora e mezza per fare i 7/8 chilometri per uscire dalla città. Abbiamo mangiato lungo la strada (...la pizza russa con il salmone non è male....) e siamo arrivati (..dopo altre 2 ore e mezza....)in serata all'Hotel Orion, veramente bello e molto più economico del Melody.
Esite una sola strada che porta da Mosca a Vladimir e tutte le attività si sviluppano lungo la carreggiata dei 200 km di percorso: bar, ristoranti, benzinai, negozi improvvisati di pelouches...
Immancabile bagno bollente e poi a nanna...... domani giornata piena!!!!!
martedì 15 febbraio 2011
Si parte
Sveglia alle 04.00, partenza alle 05.00 per Malpensa con la compagnia dei futuri nonni paterni.
Abbiamo deciso di partire presto per evitare il traffico mattutino della zona di Milano....risultato: nessuna coda e arrivo all'aeroporto alle 06.30 (l'aereo è alle 09.55).....va bene lo stesso meglio non rischiare e aspettare un po' visto l'importanza del viaggio. Per ingannare l'attesa gironzoliamo un po' per il grande aeroporto visto che è la prima volta che partiamo da qua.....
...incrociamo una famiglia con due gatti al seguito, quale migliore occasione per stringere amicizia e fare due carezze ai mici, poverini dovranno affrontare un lungo viaggio fino in America......
Arriva l'ora della partenza salutiamo i "nonni" e ci imbarchiamo...destinazione Zurigo. L'aereo è piccolo, il viaggio dura poco meno di un'ora e senza accorgercene atterriamo e ci dirigiamo velocemente all'imbarco per Mosca. Alla dogana i primi problemi perchè ho rasato completamente i capelli e l'addetto fatica a confronare il mio viso con la foto sul passaporto, però sorride e mi fa passare.....
Mangiamo un boccone al bar (12 € un panino e una coca!!!!!!) e saliamo sull'aereo per Mosca. Tre ore di viaggio tra tensioni e stanchezza che comincia ad affiorare. A bordo ci servono un buon pranzo e dopo un po' di candid camera al video atterriamo a Mosca, areoporto Domodedovo quello dove circa un mese prima c'è stato un attentato con l'esplosino di una bomba.
Controllo passaporto: io passo quasi tranquillamente (dopo qualche dubbio sulla foto....), mentre Laura viene improvvisamente fermata e portata in una stanza a parte senza fornirci nessuna spiegazione. 15 minuti di terrore perchè nessuno parlava inglese e io ormai ero già passato oltre e non mi lasciavano tornare indietro. Dopo un po' finalmente viene "rilasciata".....erronaemente sul suo visto era stato scritto "maschio" e quindi hanno dovuto rifarlo al momento......Maledetta agenzia ProExport 300 euro e sbagliano anche a stampare.
Recuperiamo le ultime due solitarie valigie che girano sul nastro e per fortuna l'autisa ci ha aspettato (naturalmente facendoci pagare l'attesa.... )
Ci immergiamo nel "mostruoso traffico di Mosca, quasi due ore per fare 30 km!!!!!!
Come primo impatto non riusciamo a capire la temperatura esterna anche se i vetri del taxi hanno sulla parte interna dei vetri posteriori uno strato di ghiaccio...
Alloggiamo al Melody, carino, vicinissimo al centro.
Scendiamo subito al ristorante collegato e visto la stanchezza ordiniamo un semplice piatto di spaghetti al pomodoro sperando di trovare una cucina "leggera"... che dire veramente ottimi, anche in Italia è difficile trovarli cucinati così bene.
Torniamo in stanza, bagno bollente e poi a nanna. La stanza era caldissima e nonstante la temperatura bassisima esterna siamo costretti a dormire in maniche corte e con la finestra leggermente aperta!
venerdì 4 febbraio 2011
Abbinamento ufficiale!
Adesso l'abbinamento è ufficiale.
Questa mattina l'Ente ci ha consegnato le loro fotografie ....
che dire ......sono meravigliosi, stanno bene ed il 15 febbraio corriamo ad abbracciarli.
I nostri cuccioli sono in due istituti diversi O. (F. 5 anni)a Vladimir città mentre A. (M. 3 anni)si trova a circa 50 Km da Vladimir.
Nel pomeriggio di corsa a fare le lastre e le impegnative per le analisi e poi in agenzia a PRENOTARE IL VIAGGIO!!!!!!
....arrivati a sera siamo distrutti ma felici.
Un grosso abbraccio a tutti voi
Questa mattina l'Ente ci ha consegnato le loro fotografie ....
che dire ......sono meravigliosi, stanno bene ed il 15 febbraio corriamo ad abbracciarli.
I nostri cuccioli sono in due istituti diversi O. (F. 5 anni)a Vladimir città mentre A. (M. 3 anni)si trova a circa 50 Km da Vladimir.
Nel pomeriggio di corsa a fare le lastre e le impegnative per le analisi e poi in agenzia a PRENOTARE IL VIAGGIO!!!!!!
....arrivati a sera siamo distrutti ma felici.
Un grosso abbraccio a tutti voi
giovedì 3 febbraio 2011
Telefonata!!!!!!
Ancora non ci crediamo........dopo una lunga attesa......
...oggi è arrivata l'inattesa ma sospirata telefonata!!!!!!!!!!!!!
Ci hanno proposto un abbinamento con due fratelli maschio e femmina , 3 e 5 anni, non abbiamo altre notizie.....
Domani andiamo dall'ente per confermare il tutto..... siamo un po' storditi e increduli.........
Laura e Dario
...oggi è arrivata l'inattesa ma sospirata telefonata!!!!!!!!!!!!!
Ci hanno proposto un abbinamento con due fratelli maschio e femmina , 3 e 5 anni, non abbiamo altre notizie.....
Domani andiamo dall'ente per confermare il tutto..... siamo un po' storditi e increduli.........
Laura e Dario
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