venerdì 18 febbraio 2011

Secondo giorno con i bimbi

Abbiamo riposato e siamo prontissimi a trascorrere una nuova giornata con i nostri piccoli. Prima di raggiungere l’istituto ci rechiamo dal Notaio, qui incontriamo anche l’altra coppia che ci ha fatto compagnia nei giorni passati. Raggianti ci scambiamo alcune notizie dei nostri bimbi.
Mentre ci rechiamo verso l’istituto, la referente ci comunica che questa mattina ci farà compagnia anche l’Assistente Sociale del Comune di Vladimir, il suo compito è quello di redigere una relazione a supporto della nostra adozione. La cosa mi preoccupa un po’ …… .
L’assistente è una ragazza molto carina e disponibile.
Arriviamo all’Istituto, ripercorriamo la medesima scala e entriamo nella stessa stanza di ieri. Subito arriva O. mi viene incontro e mi sussurra qualcosa … non capisco…. la traduttrice mi dice: “ha detto che vuole prendere l’aereo e venire con voi”.
Triste penso ….. amore mio ci vorrà ancora un poco, ma saliremo tutti e quattro su quell’aereo che un bel giorno ci vedrà finalmente famiglia, e ancora penso mannaggia a me che non conosco il russo.
L’assistente sociale ci pone alcune domande relativamente al nostro reddito, alla nostra casa e poco altro.
Pausa pranzo e rientro in istituto nel pomeriggio.


Arrivano i bimbi, sono ancora un poco assonnati (hanno fatto il riposino pomeridiano) gli diamo dei biscotti e del succo di mela.
E’ uno spettacolo vederli mangiare e bere, tutto d’un fiato. Apprezzano molto il succo di mela.
Dario giocando si rompe letteralmente un scarpa (si è completamente aperta), l’unica imminente soluzione sembra un laccio con cui A. sta legando una macchinina. Cerchiamo di distrarlo con altri giochi per utilizzare il laccio e permettere a Dario di camminare. Riusciamo ad impadronirci dell’esca, Dario frettolosamente si lega la scarpa, A. con una faccina perplessa si guarda attorno come a dire “ma qui non c’era un laccio, fino a poco fa”. Io e Dario ci guardiamo e scoppiamo a ridere, A, ci guarda un istante e poi ridacchia portandosi le manine alla bocca.
Tra giochi e abbracci il pomeriggio trascorre gioiosamente.
Purtroppo cominciamo a pensare che domani sarà l’ultimo giorno (per ora) con i nostri bimbi.
Ora, però e meglio correre ad acquistare un nuovo paio di scarpe, il laccio rosa non dona molto alla scarpa di Dario.

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